Una recente ricerca di Oxford Economics e SAP ha evidenziato i principali ostacoli per lo sviluppo di iniziative a supporto della sostenibilità da parte delle aziende. I problemi includono la mancanza di comunicazione e coinvolgimento da parte del top management, l’uso inefficace dei dati, le tecnologie chiuse in silos che non permettono la condivisione di processi o informazioni, e la mancanza di collaborazione e accordi di partnership a livello interaziendale e di settore.
La maggior parte delle organizzazioni che ha partecipato all’analisi ha descritto i propri impegni di sostenibilità come poco definiti e poco connessi con il pubblico interno ed esterno. Circa due terzi dei manager che dispone di piani di sostenibilità afferma che la portata e la visione di questi piani non sono comunicate efficacemente all’interno dell’organizzazione o all’esterno.
La ricerca ha anche identificato un piccolo gruppo di manager – circa il 9% – che ha già creato processi incentrati sulla sostenibilità e ne sta raccogliendo i frutti. Questi “leader della sostenibilità” sono caratterizzati da alcuni elementi comuni, come la definizione di aspettative chiare a livello strategico, l’applicazione del potere trasformativo della tecnologia e della gestione dei dati e il coinvolgimento di target importanti come i dipendenti, i partner della supply chain e rappresentanti del settore pubblico.
Affrontare i problemi principali può dare il via a iniziative di sostenibilità
Lo studio di Oxford Economics e SAP offre dati esaustivi per tracciare un ampio quadro delle iniziative di sostenibilità da parte delle aziende: emergono le sfide principali su cui le aziende possono concentrarsi per migliorare i propri risultati di sostenibilità e passare alla categoria “Leader”. Le risposte per affrontare questi temi rientrano in cinque aree principali:
- Assicurarsi l’impegno e il supporto del top management. L’impegno per la sostenibilità dovrebbe cominciare con l’impostazione di un piano esplicito che viene poi comunicato ed enfatizzato in tutta l’organizzazione.
- Promuovere comunicazioni chiare e coerenti. Se l’impegno per la sostenibilità inizia dai vertici, questa visione deve essere poi trasformata in azione dai dipendenti. Creare team di persone chiave con obiettivi chiari è fondamentale per ottenere maggiori risultati in termini di sostenibilità.
- Integrare processi, tecnologie e dati. La maggior parte delle aziende non ha integrato la sostenibilità nelle proprie strategie di base, con il risultato di dover gestire tecnologie non connesse tra loro, che creano doppi conteggi, impediscono la pianificazione strategica e lasciano scollegate le informazioni finanziarie e non finanziarie. L’unificazione di questi asset fornisce una visibilità completa e univoca su progressi e prestazioni.
- Estendere le pratiche sostenibili a clienti, partner e fornitori. Le aziende di energia sono una componente fondamentale delle pratiche di sostenibilità, ma più di un terzo degli intervistati non considera l’utilizzo di fornitori di energie rinnovabili come fondamentale per il raggiungimento dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio (36%). Infine, non impone ai suoi partner gli stessi requisiti che impone al suo interno. La sostenibilità è uno sport di squadra che richiede collaborazione lungo tutta la filiera.
- Capire che i dati sono fondamentali. L’acquisizione e l’analisi dei dati offrono informazioni sulle risorse e su come utilizzarle in modo efficiente, consentono inoltre di misurare i risultati e di segnalare in modo preciso i miglioramenti necessari. Questa componente chiave è un’area matura per innovare in chiave green in tutti i settori.
SAP e Oxford Economics continueranno a impegnarsi per studiare e comprendere le migliori pratiche di sostenibilità e aiutare le aziende di tutto il mondo a gestire business più efficienti e sostenibili.
Fonte: https://news.sap.com/italy/2022/06/studio-sap-e-ancora-ampio-il-divario-rispetto-alla-scelta-di-diventare-green/